Oggi vediamo come guadagnare dai “No” dei tuoi potenziali clienti.
Ovvero come trasformare i “NO” in vendite in 3 passi, grazie al marketing diretto.
Sia se hai un business di servizi, un’attività locale, un business online, un e-commerce o una libera professione, le maggior parte delle persone dice “no”:
Semplicemente “No”. La maggior parte delle persone NON acquista.
Sai perché?
I motivi sono tanti.
La tattica e la strategia nel marketing diretto
Purtroppo però non basta qualche “trucchetto per aumentare le conversioni”, o una maggiore “ottimizzazione tecnica del sito” o un “copy che vende di più”, per aumentare veramente le vendite.
Perché la parte “tattica” è solo la punta dell’iceberg.
C’è un problema più grande e profondo per cui le persone non acquistano.
Un problema strategico:
Certo, è possibile anche che tra queste ci sia qualcuno “non in target” che non acquisterà mai da te.
Ma se la campagna di traffico che ha portato queste persone sul tuo sito è stata fatta bene, tolti questi “non in target”, la maggior parte dei visitatori sono potenziali clienti.
Spesso le persone non acquistano, ma non per mancanza di interesse, o perché non vogliono ottenere quel risultato o beneficio del tuo prodotto o servizio.
Le persone dicono “no” perché:
Da quando siamo piccoli, ci insegnano a fare attenzione alle persone che non conosciamo, a “non accettare le caramelle dagli sconosciuti”.
E’ proprio nella natura umana. Siamo diffidenti. E soprattutto in Italia, siamo ancora più diffidenti.
Molti potenziali clienti non acquistano perché sono pigri. Sì, magari sono interessati al tuo prodotto, ma non abbastanza interessati da superare la barriera del processo di acquisto: alzati, prendi il portafoglio, tira fuori la carta di credito e inserisci i numerini nei campi.
E’ più facile premere sulla X in alto a destra e chiudere tutto.
Uno dei top copywriter del marketing diretto, John Carlton, consiglia sempre di immaginare il proprio potenziale cliente come un gigantesco e pigro sonnambulo, sprofondato sul divano, con il telefono e il portafoglio distante, e che detesta muovere il suo corpo pesante.
Un’altra caratteristica della natura umana è la procrastinazione. Ovvero la tendenza a rimandare a domani.
Le persone sono abituate a rimandare le decisioni d’acquisto, soprattutto se non ti conoscono.
Anche in questo caso fin da piccoli ci insegnano a “non prendere mai decisioni affrettate quando dobbiamo comprare qualcosa”.
E nella maggior parte dei casi, non c’è mai l’urgenza di acquistare “o adesso o mai più”. Quindi prevale il “va be’, ci penso dopo”.
E così, nei successivi 5 minuti, il tuo sito, marchio o prodotto viene sommerso da altri siti, nomi, prodotti. E in meno di 10 minuti viene cancellato dalla testa della persona.
Ci sono delle persone invece che vorrebbero comprare ma non possono per mancanza di budget. Ma non è detto che la loro situazione sia sempre così anche in futuro.
Ti è mai capitato di voler comprare un prodotto (una macchina, un oggetto, una vacanza, un corso) ma non avere i soldi al momento?
Se il desiderio è intenso le persone mettono da parte i soldi, o magari cambiano lavoro, o il business ingrana o succede qualcosa e finalmente possono acquistare il prodotto tanto sognato.
Ok, probabilmente nel tuo caso la gente non si sogna il tuo prodotto la notte.
Quindi, a maggior ragione: se il tuo potenziale cliente non ha i soldi ed esce dal tuo sito o dal tuo negozio senza aver acquistato, probabilmente non tornerà mai più e si dimenticherà di te (a meno che non leggi e metti in pratica le istruzioni che ti do in questo articolo 🙂 )
Magari hanno superato tutti i punti precedenti. Sono in target e potrebbero comprare anche subito. Ma semplicemente non hanno bisogno del tuo prodotto o servizio ora. Si stanno solo informando e dovranno fare l’acquisto in futuro.
Quando sarà il momento saranno pronte a comprare e daranno i propri soldi a qualcun altro.
Ora vediamo come ribaltare la situazione e trasformare i no in vendite, in tre passi con il marketing diretto.
Ora sai che le persone non acquistano subito.
Aspettarti che i tuoi potenziali clienti vadano contro le proprie abitudini, o acquistino quando per loro non è ancora il momento, è veramente una follia.
Ecco perché devi sempre…
Questo è ciò che chiamiamo “lead generation” (si legge “lid generescion”). Ed è la fase 1.
Se sai che la maggior parte delle persone non acquista subito, allora offri loro qualcosa di valore in regalo in cambio del loro indirizzo email.
Il LEAD è proprio questo: il contatto della persona composto almeno da una email.
Ma avere un lead non basta. Perché la maggior parte delle persone non sono comunque disposte ad acquistare subito.
Ma intanto abbiamo generato un lead: un contatto della persona e il suo permesso a inviargli le tue email.
Entriamo nella seconda fase:
Questa è la fase che nel marketing diretto chiamiamo “lead nurturing”. Ovvero “nutrimento”.
La maggior parte dei business semplicemente IGNORA questa fase.
Una volta che ha acquisito il contatto si limita a chiamarlo o mandargli la prima email.
Al contrario, se vuoi guadagnare dai NO delle persone devi nutrire i tuoi lead.
Con il lead nurturing devi costruire una relazione con i tuoi potenziali clienti, basata sulla fiducia e il valore, e solo DOPO porti a casa la vendita.
Sicuramente l’hai già sentito prima, ma non è come pensi.
Due anni fa, con HotLead abbiamo diffuso per la prima volta in italia il concetto di lead nurturing. Oggi magicamente sono tutti “esperti nutritori” di lead.
Nonostante la diffusione del concetto, pseudo-esperti e meno esperti continuano a fare 3 gravi errori che avvelenano la lista invece di nutrirla.
La maggior parte delle aziende invia “newsletter” che chiamano impropriamente “DEM” (dall’inglese: direct email marketing).
Le DEM sono delle email grafiche, con cui i lead vengono bombardati con contenuti commerciali e promozionali.
L’unico messaggio che legge il tuo potenziale cliente è: COMPRA COMPRA COMPRA!
Oltre al messaggio sbagliato (COMPRA COMPRA COMPRA!), spesso le agenzie web sbagliano anche la forma: e realizzano le DEM facendo “pubblicità di immagine” come farebbero cartellone pubblicitario o la pagina di un giornale.
Il paradosso per un “Direct Email Marketing” che – indovina? – dovrebbe usare i principi del direct marketing.
Guarda questa ad esempio:
Tipico esempio di una DEM grafica “avvelena-lista”
La loro chiamata all’azione (call to action) è: “Visita il web special”.
Ma che è il “web special”?
(Risposta: Sicuramente l’idea geniale di un creativo che non sa nulla di marketing)
Ovviamente questo modo di usare le email NON è nutrimento, è “avvelenamento” della tua lista.
Se usi questo tipo di email, poi non ti lamentare se il tuo tasso di apertura dell’email è così basso (qui puoi leggere come aumentarlo fino all’84%).
L’errore di usare le DEM grafiche è il più commesso dalle web agency.
Questo secondo errore invece è il più gettonato dai – sempre più numerosi – esperti di internet marketing. Che dopo aver visto un video corso e letto qualche articolo, sono pronti a fare esperienza sulla tua pelle e con i tuoi soldi.
L’errore n. 2 è: tentare subito la vendita e poi sparire.
Dopo aver acquisito l’email del cliente (il lead), i pochi che inviano email successive si concentrano sullo “spingere la vendita”. Creando una serie di email che rimandano sempre alla pagina di vendita.
E poi? Poi basta. Finisce la sequenza di email di vendita e il lead non viene più contattato.
Bene, vediamo perché questi due
La lead generation è fondamentale, ma altrettanto importante è la capacità di “convertire” questi lead in clienti.
Come abbiamo detto, prendere il lead è solo la prima parte del processo dell’acquisizione del cliente.
Questo lead è come un “seme di cliente”. Se lo curi e lo nutri da quel seme nascerà una piantina. Ovvero da lead si trasformerà in cliente.
(Poi se continuerai a nutrirlo potrai continuare a farlo crescere come cliente e passare alle offerte di back-end – ma questo è un altro argomento).
Leggi molto attentamente. Perché se fai tuo il principio che ti sto per rivelare sarai in grado di quadruplicare i risultati della tua pubblicità.
Principio fondamentale della lead generation:
Il vero valore di un gruppo di lead è nel lungo termine
I fatti:
Ma la cosa interessante è conoscere le tempistiche di acquisto:
Ti rendi conto dell’importanza di questi dati?
Vuol dire che:
Faccio i conti per te. Questo vuol dire che:
Memorizza questo dato: l’85% del valore di una lista di lead è oltre 90 giorni da oggi
Tradotto in parole semplici:
Questo vuol dire che non devo più pensare a vendere subito?
No, al contrario.
L’errore che molti fanno è proprio questo: concentrarsi SOLO sul nutrimento. Spinti da miti come: “apri un blog e scrivi articoli per due anni, poi penserai a guadagnare”.
Uno dei principi del marketing diretto è: ci deve sempre essere un’offerta.
I passaggi del sistema di marketing diretto che devi installare nel tuo business:
Gianluigi ma siamo sicuri che questo nutrimento sia veramente importante?
Ok, l’hai voluto tu. Ecco un po’ di dati che confermano ciò che abbiamo scritto in questo articolo.
Il 79% dei lead non viene mai trasformato in vendita. La causa principale e più diffusa di queste basse performance è dovuta alla mancanza di lead nurturing adeguata (Fonte: MarketingSherpa)
L’80% dei potenziali clienti giudicati come “lead non buoni” dai team di vendita saranno pronti ad acquistare entro 24 mesi (Fonte: SiriusDecisions)
Il 65% delle aziende del B2B non hanno un processo di lead nurturing (e parliamo del mercato americano nda) (Fonte: MarketingSherpa)
Solo il 25% dei lead sono pronti e dovrebbero passare al reparto commerciale. (Fonte: Gleanster Research)
Ecco il parere in merito di un esperto del settore:
Ho reso l’idea?
Bene, è ora di mettere in pratica ciò che hai imparato oggi.
A seconda di dove ti trovi adesso:
1) Stai facendo lead generation o continui a basare il futuro del tuo business e della tua vità alla “speranza” che arrivino i clienti?
Se non hai ancora un sistema di lead generation, devi crearne uno.
2) E se stai facendo lead generation: stai nutrendo i tuoi lead e costruendo una relazione a lungo termine?
In questo caso devi lavorare sul nutrimento.
– Se ancora non ci conosci bene, scopri come aumentare i clienti dal 30% al 300% dal tuo sito, guarda questo video in REGALO (clicca qui).
– Se vuoi sapere se noi di HotLead possiamo fare il marketing diretto e la lead generation per te: contattaci da questo form (clicca qui).
– Se vuoi lascia un commento qui sotto!
A presto,
Gianluigi Ballarani