Parlando con diversi imprenditori ogni giorno mi sono reso conto che esiste un pensiero comune riguardo l’acquisizione clienti.
La maggior parte delle persone infatti mi dice:
– “Servono nuovi strumenti”
– “Servono le campagne su Facebook”
– “Dobbiamo fare pubblicità su Google”
Questa sembra la ricetta per acquisire clienti nel 2017.
Ma è veramente così?
È una formula per il successo automatico?
NO.
E’ inutile concentrarsi solo sugli strumenti.
Per poter vendere un prodotto o un servizio è necessario creare un Sistema di Marketing Diretto, composto da:
+ Strategia di Brand
+ Lead Generation (generazione contatti)
+ Business Funnel (Serie di offerte per fidelizzare i clienti e massimizzare i profitti).
Il problema infatti è che molte volte la tua idea rivoluzionaria non è qualcosa che il tuo target richiede in quel preciso momento. Oppure non è così unica ed indispensabile come pensavi.
Magari, su mercato, ci sono già altre 125 aziende in Italia che fanno lo stesso prodotto/servizio. E che magari già stanno usando la tua stessa strategia.
Certo, se nessuna di esse sponsorizza la propria attività in modo efficace potresti avere qualche possibilità di successo. Ma questo non dipende da te, dipende dai tuoi concorrenti.
Cosa puoi fare tu invece?
Cosa puoi controllare e migliorare direttamente?
La tua Strategia di Brand. Devi differenziarti dalla concorrenza proponendo qualcosa di unico, qualcosa che non potrebbero copiare o riprodurre facilmente. Così puoi avere successo.
Questa è stata la linea guida che abbiamo utilizzato con Pietro Cavaleri, l’imprenditore dietro il caso studio che andremo ad analizzare in questo articolo.
Pietro è una persona eccezionale, un imprenditore che ha rivoluzionato uno dei mercati più indifferenziati del mondo: le scommesse sportive.
Ecco qui la sua testimonianza:
“Facevo l’agente immobiliare da quasi un decennio. Ma ero stanco: non ero più innamorato del mio lavoro.
Il sogno che avevo sempre avuto era quello di sviluppare un progetto imprenditoriale nel mondo delle scommesse sportive.
Il problema più grande che mi aveva impedito di realizzare il mio progetto era questo: la percezione negativa delle persone nei riguardi delle scommesse sportive. Infatti, spesso le scommesse sono ritenute un gioco d’azzardo al pari del lancio dei dadi oppure un vizio da eliminare.
E, come se non bastasse, non avevo nessuno con cui confrontarmi. Mi sentivo “solo” (immagino che tutti gli imprenditori che hanno avuto una “visione” da realizzare, capiscano bene come mi sentivo).
Ero in una sorta di stallo: il sogno di realizzare il mio business ideale si scontrava con la paura di non trovare risposta ai miei dubbi. Alla ricerca di una soluzione, ho frequentato importanti corsi di vendita e marketing.
Anche se la mole di informazioni acquisite in queste occasioni è stata veramente notevole, tuttavia alla fine di ogni corso si presentava sempre il grande problema: capire le cose veramente necessarie tra tutte quelle nuove conoscenze e doverle adattare da solo alla mia idea.
Ѐ stato molto difficile per me capire come adattare e implementare tutte queste nozioni, soprattutto senza la possibilità di confrontarmi con qualcuno di competente e interessato allo sviluppo della mia idea imprenditoriale.
La soluzione è arrivata quando ho conosciuto Hotlead e ho aderito al loro servizio. All’inizio ero molto entusiasta di aver iniziato questo percorso con loro ma, all’improvviso, mi scontrai con la realtà.
Dopo aver fatto partire le strategie, i nostri annunci furono subito bloccati. Come fare? Non c’era speranza per un progetto sulle scommesse? Infatti, mi si erano presentati davanti due grandi ostacoli imprevisti:
1. Dover aggirare la censura dei colossi del web (Facebook e Google) nei confronti dell’argomento scommesse. Questo ha intralciato pesantemente le prime iniziative di acquisizione clienti e ha “costretto” il team di Hotlead a superarsi e perfezionare una serie di strategie che, nonostante tutto, mi hanno consentito di raggiungere un importante successo in termini di iscritti al programma;
2. Dover affrontare la grande barriera di diffidenza del mio target nei confronti dell’argomento scommesse che, come detto prima, nella mente dei potenziali clienti è associato al gioco d’azzardo e non ad una possibilità di investimento.
Grazie al confronto quasi quotidiano con il mio Direttore Marketing, siamo riuscito a trasformare il mio progetto, da una semplice idea di business, in un vero progetto imprenditoriale, che adesso prende il nome di “Formula PWIN”.
Il confronto continuo e assiduo, all’interno di un percorso chiaro, preciso e molto orientato all’applicazione concreta di innovative strategie di marketing, mi ha consentito di correggere e perfezionare lo sviluppo del progetto Formula PWIN, portandolo a un livello tale che, sarò sincero, non avrei mai raggiunto senza la supervisione di professionisti del Marketing.
In poco più di 2 mesi, il lancio della prima edizione del programma ha chiuse le porte con più di 100 nuovi clienti.
Questo mi ha consentito di ottenere, in fase di lancio, un fatturato di circa 10.000 euro a fronte di un investimento pubblicitario di circa 1.000 euro. In pratica posso dire che Formula PWIN è riuscita ad avere un importante profitto già in fase di acquisizione clienti!
Da tutto questo ho capito che, in un mercato altamente competitivo come quello attuale, un imprenditore può avere successo solo investendo pesantemente nello sviluppo delle proprie strategie di marketing diretto.
Anche se i corsi di formazione mi hanno consentito di acquisire informazioni e competenze, il vero salto di qualità l’ho fatto quando sono stato affiancato e guidato da veri esperti di Marketing.”
Tralasciando i complimenti che Pietro ha fatto a tutto il team di Hotlead che lo ha seguito possiamo fare due considerazioni:
– Pietro è assolutamente un genio. Ha rivoluzionato il sistema delle scommesse proponendo un metodo scientifico in grado di portare risultati garantiti. Nessun altro lo fa;
– Con un’idea così rivoluzionaria rispetto alla concorrenza (sistemoni costosi, schedine da 23 partite, truffe, ecc..) è riuscito a cambiare la percezione del mercato delle scommesse sportive sbloccando così un nuovo tipo di target: gli imprenditori con un budget a disposizione in cerca di un potenziale ROI.;
Il marketing diretto è stato fondamentale per installare una nuova percezione del mercato delle scommesse sportive nella mente delle persone.
Non è più “o la va o la spacca, dai che se becco la schedina divento milionario e mi compro la Porsche”, ma è diventato un investimento in grado di generare profitto secondo uno studio ben preciso.
In poco più di due mesi Pietro è riuscito a conquistare la fiducia di un centinaio di clienti (preciso, tutti soddisfatti) portando a casa un fatturato di 10.000€, dei numeri di tutto rispetto per un budget di soli 1000€.
Potranno non sembrarti numeri eclatanti, ma la verità è che non hai considerato un fattore di VITALE importanza:
È stata un’impresa titanica. Non puoi scrivere praticamente nulla sulle scommesse sportive senza venire censurato. Immagina quanti altri clienti avrebbe ottenuto Pietro se non ci fosse stato questo muro.
La lezione più importante che devi portarti a casa da questo caso studio è una sola:
Non c’è pubblicità, copywriting, tecniche segrete, stratagemmi, landing page, Seo, Facebook Ads, Google Adwords che tengano.
Butti via soldi e noi non siamo sicuramente interessati a seguire clienti del genere.
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