Ciao e benvenuto nel blog di Hotlead web agency leader nel marketing diretto e nella lead generation. Nell’articolo precedente abbiamo scritto di quanto lo SWOT sia uno strumento utile per analizzare i punti di forza e di debolezza dell’impresa e le opportunità e minacce che riserva il mercato alla stessa. Lo swot è un audit strategico che è uno dei punti fondamentali per stilare un piano di marketing efficace, una vera e propria guida all’identificazione e al monitoraggio degli obiettivi e dei programmi di sviluppo.
In questo articolo vedremo con un esempio pratico, cosa si intende per punti di forza e debolezza di un impresa e quali domande gli specialisti del marketing aziendale devono porsi in fase di analisi per identificarli chiaramente, e come valutare la posizione aziendale sul mercato rispetto alla concorrenza. Per capire e mettere nero su bianco i punti di forza e di debolezza dell’impresa bisogna ricercarli nelle caratteristiche proprie dell’azienda e anche personali. proviamo a descrivere in maniera corretta come fare uno swot audit utile a identificare i propri punti di forza e di debolezza rispetto ai competitors principali.
Importantissimo prima di cominciare con questo esempio pratico di swot audit interno, ribadire che fare un analisi dei punti di forza e di debolezza dell’azienda deve essere un’operazione non astratta o superficiale e fatta in relazione al concorrente principale del mercato. Inoltre da tener presente, che in questa parte dello swot audit vanno tenuti conto i fattori relativi al mercato di riferimento che possono essere di successo o criticità per la competizione.
Per valutare la posizione dell’impresa sul mercato e capire punti di forza e debolezza, una buona pratica è quella di rapportarsi ai competitors principali e dunque le domande da porsi inizialmente sono quelle relative all’identificazione di chi sono i competitor nel proprio segmento di mercato o che vendono lo stesso prodotto. In un foglio di lavoro excel dunque si può iniziare ad inserire una colonna contenente tutti i competitors identificati. Per competitors intendiamo tutti quelli che promuovono lo stesso prodotto dell’azienda e questo strumento è utilissimo per valutarli rispetto alla nostra azienda in base a fattori come i seguenti:
Per riuscire a mettere in piedi uno swot audit che si rispetti e analizzare in modo concreto i propri punti di forza e debolezza rispetto ai concorrenti, è bene porsi numerose domande e stabilire dei criteri minimi e massimi per la valutazione. Tale metodo è utile anche a stabilire chi ha la leadership nel settore tra i vari competitor e ovviamente capire con un margine d’errore minimo qual è la posizione della propria azienda nel mercato dove migliorare e dove si è leader. Si può procedere all’analisi comparativa con i competitors utilizzando un foglio di lavoro excel, dove inserire dei campi che indicano chiaramente chi è il più forte, chi segue a ruota e chi è il fanalino di coda o scarseggia in ogni fattore prima menzionato.
Esempio nell’immagine
Dall’immagine precedente si nota che sono stati identificati oltre ai fattori da tenere in considerazione, anche due ipotetici competitors. Prima di compilare tale tabella è bene porsi delle domande e mettere nero su bianco quello che sono le nostre reali attitudini verso ognuno dei fattori elencati, come ad esempio:
Queste appena poste sono solo un esempio delle infinite domande che un team marketing d’impresa può porsi prima di procedere al confronto con i concorrenti principali, qui il team e l’esperienza la fanno da padrone.
Dopo aver risposto in modo onesto e quanto più chiaro e preciso possibile, anche sfruttando i dati storici, possiamo ricercare con ogni mezzo quali sono i competitors più in vista che trattano la vendita del nostro stesso prodotto, inserendoli nella tabella e analizzando fattore per fattore per capire chi è il leader del mercato e di conseguenza sapere qual è la nostra posizione sullo stesso e conoscere i punti di forza e di debolezza sui quali fondare il successo futuro o apportare modifiche per eliminare le criticità.
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2 Comments
Ciao, lascio questo commento perché mi serve di capire una cosa su chi usa l’analisi swot.
Io spesso vedo analisi swot, che sono fatte riguardando i vari fattori ma su di un piano prettamente soggettivo o poco o addirittura nulla sul piano “numerico e della situazione”.
Mi spiego meglio.
Quando stilo un’analisi, utilizzo i principi del Posizionamento di Marca e di come i concorrenti sono forti con questo meccanismo (come avete detto voi qui nell’articolo)
Invece, tantissimi swot, sono fatti senza questa fondamentale disciplina o comunque rivolgendosi correttamente alla concorrenza.
E naturalmente non è solo questa disciplina che serve sfruttare naturalmente, e le analisi sono piene di mancanze.
Sono io che vedo questo, oppure è così? Potete dirmi di più?
Ciao Ramon grazie del commento.
Riguardo a questo articolo, è scritto focalizzandosi su una componente esterna rispetto all’azienda, ovvero i competitors.
C’è da dire che troviamo aziende che per l’80% questo tipo di analisi non l’ha mai fatta, e le proprie strategie, soprattutto online, partono quasi a casaccio da un punto successivo seguendo la moda del momento che i guru insegnano.
Inoltre, notiamo spesso anche noi, piani di marketing che sono strutturati su vari fattori ma su di un piano prettamente soggettivo o poco o addirittura nulla sul piano “numerico e della situazione”.
A nostro avviso, l’analisi Swot serve a analizzare i punti di forza e di debolezza di un’impresa a 360 gradi. Significa realizzare una guida che identifichi e aiuti a monitorare degli obiettivi e dei programmi di sviluppo, e quanto più profonda e precisa è, anche con l’aiuto dei numeri, tanto più può aiutare a costruire solide fondamenta di un piano di marketing completo.