Ciao e benvenuto nel blog di Hotlead web agency leader nel marketing diretto e lead generation. Se sei qui probabilmente è perché stai cercando di avere informazioni sul complesso delle tecniche e degli strumenti necessari a raggiungere i tuoi obiettivi di marketing. Sei alla ricerca di informazioni sul marketing mix dunque, e continuando a leggere questo articolo verrai a conoscenza di questo modello di marketing e scoprirai tra le altre cose:
Prima di addentrarci negli approfondimenti specifici degli argomenti appena citati, è bene definire in parole semplici e comprensibili a tutti il riassunto del marketing mix: Un marketing mix è un gruppo di variabili di marketing che un’azienda controlla allo scopo di implementare una strategia di marketing diretta a uno specifico mercato target.
Per parlare correttamente del Marketing MIX senza fare confusione, dobbiamo per prima cosa sapere quali sono secondo le ultime teorie le 7 leve decisionali che le imprese seguono per poter raggiungere i propri obiettivi di vendita. Prima di dare la definizione del marketing mix per spiegare cos’è, prima di vedere nel dettaglio le variabili controllabili e prima di conoscere storia e teorie che hanno consentito al marketing mix di evolversi fino ai giorni nostri, è bene sapere le 7P del marketing mix cosa simboleggiano e rappresentano.
Dall’immagine seguente si vede chiaramente che le 7P significano:
Con questa immagine abbiamo voluto offrire una panoramica chiara e semplice di quelli che sono gli elementi che compongono il marketing mix, di seguito andremo più nel dettaglio dando la risposta che cercano gli utenti che vogliono sapere cos’è il marketing mix e qual è la definizione corretta, cosa rappresentano le 7p cosa hanno rappresentato le 4c e alcuni esempi di marketing mix operativo.
Conoscere ognuno degli elementi che rappresenta le 7P nel dettaglio, può far si che qualunque strategia di marketing compresa in un piano di marketing dia i risultati sperati all’azienda che si promuove partendo da zero. Dunque conoscere il marketing mix è doveroso per le PMI che partendo da zero si vogliono fare strada nei rispettivi mercati.
Più e più volte si è posto l’accento sul bisogno delle aziende di conosce il mercato di riferimento in modo profondo e di sapere esattamente cosa il proprio target voglia. Possiamo dire che grazie alla conoscenza di ogni elemento del marketing mix, si possa riuscire a massimizzare i profitti maggiormente.
Chi si occupa di marketing spesso conosce questi concetti, ma troppo spesso non in modo approfondito oppure non li utilizza per creare le strategie di marketing per le aziende che promuove. Di conseguenza le aziende non sanno che senza applicare tali regole nel marketing, il proprio responsabile di settore gli sta rendendo la vita difficile.
Vuoi sapere cos’è il marketing mix? ne hai sempre sentito parlare e non hai capito a cosa si riferiscono gli esperti quando lo menzionano? Iniziamo col dire che il marketing mix è un’associazione di parole “marketing + mix” che è stata introdotta nelle teorie di marketing con lo scopo di indicare una combinazione di leve decisionali o variabili controllabili del marketing (MIX), che attuano le imprese per riuscire a raggiungere gli obiettivi stabiliti nel piano di marketing. In sintesi, il marketing mix è l’attività attraverso la quale si può riuscire a proporre al mercato in target il prodotto giusto, al prezzo giusto, nel momento storico giusto e con gli strumenti giusti.
La definizione corretta del marketing mix è la seguente:
Un marketing mix è un gruppo di variabili di marketing che un’azienda controlla allo scopo di implementare una strategia di marketing diretta a uno specifico mercato target.
Quali sono le 4P originarie? Abbiamo visto nel paragrafo precedente cosa rappresentano le 7P del marketing attuale, dopo vedremo come si sono evolute nel tempo fino ai giorni nostri, adesso se vuoi sapere quali sono tra le 7p citate in precedenza le quattro che rappresentavano questo modello di marketing in origine indicate con le 4P, te le indichiamo nel seguente elenco:
Il marketing mix è in pratica un’evoluzione subita dalle 4P Product (Prodotto), Price (Prezzo), Place (Punto Vendita) e Promotion (Promozione) teorizzate per la prima volta da Jerome McCarthy alle attuali 7P che includono anche elementi propri dei servizi di marketing. Nel 1993 Robert F. Lauterborn, meglio noto come il pioniere della comunicazione integrata al marketing, e co-autore del best-seller “Integrated Marketing Communication”, propose una classificazione degli elementi tipici del marketing esperenziale, spostando il focus da seguire dalla visione dell’impresa a quella del cliente dando vita alle 4C.
In pratica secondo questa teoria, la trasformazione da 4P a 4C fu la seguente:
In base a questa teoria si può riuscire a porre l’attenzione sulla soddisfazione del cliente o sul target da soddisfare, a valutare i costi sostenuti dal cliente per acquistare un prodotto rispetto a quello della concorrenza, ad ampliare con le pubbliche relazioni, il viral marketing e ogni genere di interazione tra azienda e cliente il concetto di promozione. Infine a tener conto della facilità con la quale un cliente può riuscire ad entrare in possesso del prodotto immesso sul mercato.
Dopo che la teoria di Robert F. Lauterborn sposta il focus dall’impresa al cliente tenendo in considerazione il valore che il cliente stesso attribuisce al prodotto e al servizio, si è arrivati ad aggiungere altri 2 elementi utili nei processi di vendita che sono il Content (contenuto) e la Community (Comunità).
Dopo aver dato spazio alla definizione del marketing mix e alle sue evoluzioni storiche nonchè alle diverse teorie che l’hanno portato così com’è fino ai giorni nostri, è bene andare nel dettaglio e capire ogni singolo elemento che compone le 7P vuole significare.
Il prodotto può essere già presente sul mercato o anche essere creato per rispondere alle esigenze di un determinato target di persone creato con la segmentazione. Quando si parla di prodotto ovviamente si vuole individuare qualunque tipo di prodotti che siano tangibili o intangibili, beni o servizi non fa alcuna differenza. La scelta giusta è quella di assicurarsi di avere a disposizione per la vendita un prodotto che risponda ai bisogni del target e per svilupparlo correttamente c’è bisogno che il marketing analizzi il ciclo di vita del prodotto stesso. Ciò perchè ogni prodotto ha un suo ciclo di vita che va dalla fase di lancio a quella di saturazione fino al calo di vendite. Chi cura il marketing aziendale ha diverse strade da percorrere affinchè una volta raggiunta la fase calante del prodotto (o per evitare di raggiungerla presto), come ad esempio diversificare la linea di prodotti.
Per sviluppare un prodotto correttamente bisognerebbe porsi diverse domande come ad esempio:
Una delle variabili controllabili da usare nel marketing mix è il prezzo. Abbiamo visto nel precedente paragrafo come sia indispensabile porsi le giuste domande in fase di realizzazione, lancio e promozione di un prodotto sul mercato. Il prezzo del prodotto è di fondamentalmente importanza da considerare soprattutto nella percezione del cliente. Il prezzo è un elemento importante del marketing mix anche perchè con esso si può definire il profitto e la relativa sopravvivenza aziendale, tale variabile può avere un forte impatto su ogni singola azione di marketing ed una sua variazione può incentivare o ridurre la domanda del prodotto posto in vendita. Il prezzo è materia controversa però, soprattutto perchè se non si ha un brand riconosciuto nel settore, probabilmente il target non sarà disposto a pagare un prezzo elevato, ma questi ultimi potrebbero farlo in seguito e dunque stabilire il prezzo correttamente tenendo presente dell’utente ma anche dell’immagine aziendale è di primaria importanza.
Quella che è ormai diventata una regola fissa da tener conto in fase di scelta dei prezzi, è che un prezzo più basso del mercato può far percepire ad un potenziale cliente che il prodotto sia inferiore qualitativamente o come caratteristiche ai prodotti simili lanciati dalla concorrenza. Ma anche un prezzo più alto nel mercato di riferimento, potrebbe aumentare i costi al cliente facendo percepire il prodotto meno vantaggioso di quello dei competitors.
Come prima cosa ogni azienda intenta ad inserire in un mercato un nuovo prodotto o una nuova linea di prodotti, dovrebbe tener conto per stabilire il prezzo, la percezione del valore che potrebbero avere i potenziali clienti rispetto al prodotto. Le aziende hanno diverse strategie per immettere un prodotto al prezzo giusto sul mercato, come ad esempio usare prezzi di penetrazione, di scrematura o neutrali, ma prima di utilizzare qualunque strategia sarebbe bene porsi le seguenti domande:
Anche la distribuzione è fondamentale da tener presente nel giusto mix di variabili. Pensare a dove distribuire i propri prodotti per renderli facilmente raggiungibili ai potenziali clienti è uno dei fattori da non sottovalutare nel marketing mix. Anche per fare un ottimo placement, bisogna conoscere a fondo il proprio target e scegliere con cura i canali da utilizzare per fare in modo che l’interazione tra cliente e prodotto sia semplificata.
Per far si che anche il 3° elemento del marketing mix garantisca successo, è bene sapere che un’azienda può utilizzare differenti strategie per distribuire il proprio prodotto, come quella intensiva, esclusiva, selettiva o usufruendo di franchising e affiliazioni. Prima di scegliere però la giusta strategia per distribuire un prodotto, è bene che chi si occupa della pianificazione del marketing in azienda si ponga le seguenti domande:
La promozione è una componente molto importante del marketing in quanto può aumentare il riconoscimento del marchio e le vendite. Promozione comprende numerose elementi come:
Organizzazione di vendita
Relazioni pubbliche
Pubblicità
Promozione delle vendite
Pubblicità copre in genere i metodi di comunicazione che sono pagati come spot televisivi, spot radio, carta stampata, e pubblicità in internet. In epoca contemporanea, sembra che ci sia uno spostamento dell’attenzione collegato al mondo online.
Pubbliche relazioni, d’altra parte, sono le comunicazioni che non sono in genere pagati. Questo include comunicati stampa, mostre, accordi di sponsorizzazione, seminari, conferenze ed eventi.
Il passaparola è anche un tipo di promozione del prodotto. Il passaparola è una comunicazione informale sui vantaggi del prodotto da parte dei clienti soddisfatti e individui normali. Il personale di vendita gioca un ruolo molto importante nelle relazioni pubbliche e il passaparola.
E ‘importante non prendere questa lettera. Il passaparola può anche far circolare su internet. Sfruttato in modo efficace e ha il potenziale per essere uno dei beni più preziosi che avete a incrementare i profitti in linea. Un estremamente buon esempio di questo è in linea mezzi di comunicazione sociale e la gestione on-line presenza sui social media di un’impresa.
Nel creare una strategia di promozione del prodotto efficace, è necessario rispondere alle seguenti domande:
Come è possibile inviare messaggi di marketing per i potenziali acquirenti?
Quando è il momento migliore per promuovere il tuo prodotto?
Vuoi raggiungere il pubblico e gli acquirenti potenziale attraverso spot televisivi?
E ‘meglio usare i social media nella promozione del prodotto?
Qual è la strategia di promozione dei vostri concorrenti?
Il tuo combinazione di strategie promozionali e di come si va sulla promozione dipenderà dal vostro budget, il messaggio che si vuole comunicare, e il mercato di riferimento è stato definito già nelle fasi precedenti.
Dopo aver elencato nei dettagli cosa significano i primi 4 elementi delle 7P del marketing mix, possiamo parlare di ciò che rappresentano gli elementi n° 5,6 e 7, introdotti e più mirati verso la strategia di marketing che verso il marketing globale.
Con il fattore people si vogliono indicare tutte le persone appartenenti ad uno stesso target o che possano appartenere ad un target strettamente correlato. E’ importante mettere a fuoco il target nel modo corretto, e grazie ad un’attenta analisi capire se il segmento evidenziato è abbastanza ampio da formare un mercato profittevole. Oltre a questo, la 5° P del marketing mix è utile per identificare i professionisti da assumere per gestire la comunicazione a 360 gradi con la clientela e la potenziale clientela, come addetti al costumar care, copywriter, programmatori ed esperti di seo, sem e social media marketing. Con un’azione mirata di remarketing accompagnata dalla lead nurturing, si possono riuscire a comprendere tantissime caratteristiche del target di clienti utili a migliorare il prodotto, il prezzo, la strategia di marketing in generale. Qualunque dipendente dell’azienda sia a contatto con clienti e potenziali clienti, ha bisogno di una formazione specifica per motivarlo e fargli toccare con mano i reali vantaggi del prodotto così da poterli trasmettere incondizionatamente al cliente. Un’azienda che decide di investire in tal senso ha di certo un’arma in più dei concorrenti da mettere in campo per vendere più prodotti.
L’organizzazione ha una forte influenza sul servizio offerto, ottimizzare i processi è ciò che rappresenta l’elemento n° 6 del marketing mix ed è ciò che consente di offrire servizi di qualità e minimizzare le spese. Quando si parla di processi da ottimizzare si vuole intendere qualunque processo aziendale, dal ciclo produttivo al sistema retributivo al funnel di vendita, una serie di processi che se ottimizzati in concerto possono garantire che la percezione dell’azienda e del prodotto da parte del cliente sia ai massimi livelli. Questa variabile non è da sottovalutare perchè una costante ottimizzazione dei processi, soprattutto in ambito di offerta del prodotto, può garantire dei profitti maggiorati man mano che ogni processo viene organizzato al meglio.
Come viene percepito il servizio erogato dall’utente finale? La valutazione di ciò che pensa il cliente al quale è stato erogato un servizio o venduto un prodotto è essenziale per poter creare un’immagine positiva nella mente dei clienti. Spesso, soprattutto sul web, le persone cercano prove, testimonianze e recensioni prima di acquistare un prodotto affidandosi a testimonianze di terze persone che hanno gia interagito con l’azienda che lo commercializza. Quando i potenziali clienti appartenenti al target, cercano casi studio e testimonianze documentate sui prodotti ad essi rivolti, e ciò li porta a farsi un’immagine fisica dell’azienda che vende il prodotto, cosa che può aumentare o meno la fiducia percepita.
L’articolo fino ad ora può essere considerato la parte teorica, d’ora in avanti cercheremo di addentrarci in una ipotetica parte pratica per fare un esempio di marketing mix concreto in modo tale che chiunque riesca a comprendere come mettere in atto il mix delle leve decisionali e delle variabili in base alle 7P. Senza un esempio concreto e descrittivo, riteniamo che sia difficile a molti capire a fondo l’utilità di questo strumento. Per prima cosa è da ribadire un concetto, grazie all’applicazione del marketing mix un’azienda può essere in grado di assicurarsi più facilmente il successo nella commercializzazione di un prodotto. Questo esempio lo facciamo per offrire al lettore la possibilità di assimilare bene il concetto che grazie al marketing mix si può capire:
Per fare un esempio utile non possiamo non entrare nel dettaglio delle 4p base di questa teoria di marketing, analizzandole punto per punto e illustrando nello specifico le componenti fondamentali.
Per quanto riguarda il prodotto, elemento primario del marketing mix, possiamo dire che esso è composto da diversi fattori che riassumiamo in tecnici, fisici, di garanzia e di servizi accessori. Un esempio concreto delle componenti di un prodotto possiamo farlo analizzando la vendita di un soggiorno in hotel. Il prodotto sarà costituito da un servizio navetta , la pay tv inclusa, un servizio di informazioni etc etc.
Per quanto riguarda il prezzo, anch’esso elemento primario del marketing mix, possiamo dire che esso è composto da diversi fattori che possiamo riassumere in interni, esterni, di domanda. Attraverso la conoscenza di tali fattori si può riuscire a fare un esempio utile che possa aiutare a impostare questo modello di marketing a chiunque. Analizzare il prezzo in funzione dei fattori interni, significa avere sotto controllo i costi, considerarlo in base all’organizzazione e agli obiettivi di marketing. Analizzare il prezzo in funzione dei fattori esterni invece significa tener conto della concorrenza e del target. Infine grazie alla componente identificata come “domanda”, si può analizzarlo in base alla flessibilità della domanda di mercato. Un esempio dell’importanza per comporre il prezzo di un prodotto può essere la benzina. La domanda di tale bene infatti, non è soggetta a considerevoli variazioni in relazione alle variazioni di prezzo, visto che nonostante il prezzo salga per diversi motivi, gli automobilisti comunque continuano quasi allo stesso modo a comprarla.
Proprio sul prezzo può essere fatto un esempio di marketing mix più concreto. Infatti le aziende in modo differente decidono se è proprio l’elemento prezzo a dover essere considerato il fulcro principale, scegliendo di utilizzare un prezzo obiettivo (tutto il marketing mix si baserà su di esso), un prezzo medio (studiando la concorrenza) o un prezzo di costo considerando le spese sostenute per la produzione.
Sono diversi i canali a disposizione per effettuare la distribuzione di un prodotto, questo elemento del marketing mix infatti è suddivisibile in base al metodo scelto per far giungere la merce prodotta al consumatore finale. Abbiamo il canale diretto, quello indiretto, quello dei grossisti dei dettaglianti e degli agenti di vendita.
Una volta studiato quali prodotti vendere, a che prezzo venderli e come distribuirli è bene capire come promuoverli. La promozione, la 4° P del marketing mix, è lo studio utile a capire come riuscire ad informare il cliente della messa in vendita di un nuovo prodotto cercando di modificare la sua percezione rispetto al prodotto. La promozione nel marketing mix può essere divisa in pubblicità d’immagine o promozionale. le aziende scelgono la strada da seguire dopo attente analisi, scegliendo la prima o la seconda in base all’obiettivo di marketing prefissato che potrebbe essere quello di modificare l’atteggiamento del cliente rispetto al brand, o quello di modificare il comportamento dell’utente durante le fasi d’acquisto.
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