Il mondo del business è una giungla. Ogni giorno, milioni di imprenditori sanno di dover combattere il nemico, sconfiggerlo e dominare il suo territorio: la concorrenza.
Il metodo proposto può essere chiamato INNESCO PIANTA CARNIVORA, perché le modalità attraverso cui questa pianta si ciba per sopravvivere, devono essere la metafora della strategia da adottare per riuscire a mantenersi in vita nell’impervio habitat della concorrenza.
La pianta carnivora, infatti, riesce ad attrarre a sé gli insetti, perché le superfici dei suoi fiori sono ricoperte di nettare. Gli insetti, inebriati e ignari del pericolo, si posano e iniziano a mangiare. Mangiando sempre di più, giungono verso la base del fiore, rimanendo così intrappolati nelle fauci della pianta.
Per intrappolare i clienti, è necessario dunque trovare un nettare prelibato che li faccia ingolosire, quindi avvicinare, per poi lasciarli senza scampo. È a quel punto che il cliente si sentirà obbligato a comprare. Per fare questo, devi utilizzare il prodotto o servizio principale della tua offerta come innesco, ovvero ciò da cui vuoi trarre il massimo profitto.
Cosa rende il tuo prodotto più appetibile rispetto a quello della concorrenza? Il prezzo.
Il prezzo sarà il nettare della pianta carnivora, ma lo scopo della strategia è intrappolare il cliente e, soprattutto, fare in modo che questo investa tempo ed energie sul prodotto. Nel momento in cui il cliente si troverà davanti al bivio di dover perdere il servizio o pagarlo a prezzo pieno, preferirà la seconda scelta, proprio per le energie e il tempo impiegati in esso. In altre parole, tanto più il cliente troverà indispensabile il prodotto offerto, maggiore sarà la possibilità che continui a pagare.
Per la sua natura, quindi, questo tipo di innesco è adatto solo a quel prodotto o servizio per il cui utilizzo, il lavoro viene interamente, o in gran parte, svolto dal cliente e non dall’azienda.
Questa strategia, dunque, è adatta a tutti quei prodotti o servizi continuativi e rinnovabili nel tempo. Per esempio, l’Innesco Pianta Carnivora è perfettamente compatibile con i servizi di storage fisici o digitali (Dropbox, iCloud), oppure con i servizi gestionali di fatturazione o altri business di questo tipo. (Spotify ad esempio)
Per la natura di questa strategia, è bene adottarla solo ed esclusivamente quando il prodotto è:
Dropbox è un software di cloud storage che offre la possibilità di caricare file attraverso il servizio di sincronizzazione automatica. Il modello di business di Dropbox è detto freemium, ovvero si avvale di un servizio che viene offerto gratuitamente fino all’esaurimento dei 2GB. Se si vuole continuare a caricare file, si deve pagare un costo aggiuntivo di circa 10 euro al mese o 99 euro annui per 1 TB di memoria.
Se Dropbox volesse aumentare il suo guadagno, il modello a Innesco Pianta Carnivora sarebbe perfetto, in quanto, ampliando l’offerta di archiviazione a 3 mesi e facendo pagare un prezzo irrisorio come 0,99€, valanghe di potenziali clienti acquisterebbero l’offerta. Giunti allo scadere dei 3 mesi, sarebbe molto complicato svuotare le cartelle create e spostarle da qualche altra parte. Il prezzo, dunque, di 10€ mensili sembrerà ragionevole al cliente, trovando il pagamento una soluzione più comoda.
Anche iCloud funziona esattamente con lo stesso principio, con la differenza che il software è legato esclusivamente agli utenti Apple.
Se si sceglie l’opzione di salvare direttamente i file del MacBook su iCloud, una volta finito lo spazio gratuito disponibile, il cliente si troverà davanti a una scelta bivalente: o perdere tutti i documenti sul Mac (in caso, sarà possibile accedere ad iCloud Drive e salvare sul PC file per file) o pagare una quota mensile per ampliare la memoria a disposizione. Va da sé che la prima opzione risulta molto faticosa, se non addirittura pericolosa, per tutti coloro che lavorano con il computer. Ecco quindi un altro esempio di cliente che sentirà l’esigenza di acquistare la tariffa mensile.
Il campo si allarga anche a tutte quelle imprese di archiviazione non esclusivamente digitale. Nel caso, infatti, di storage fisici o depositi che permettono l’affitto di metri quadri variabili, il principio rimane invariato. Il cliente che deposita mobili o quant’altro a un prezzo irrisorio per un periodo di tempo limitato, troverà molto più conveniente continuare a pagare un prezzo mensile più alto piuttosto che cambiare deposito e, quindi, perdere tempo con un altro trasloco. Anche in questo caso, l’innesco fa leva sul tempo che il cliente ipoteticamente perderebbe non pagando la tua offerta.
Insomma, l’Innesco Pianta Carnivora è un aiuto concreto per le imprese che hanno la certezza di offrire un servizio indispensabile per il cliente e soprattutto duraturo nel tempo. Usando questa strategia, sarà possibile abbattere la concorrenza, aumentare i clienti e quindi guadagnare di più nel lungo termine. Facile, no?
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